Gomme Connesse: il futuro delle ruote?
“Ogni anno ci sono almeno 400 milioni di pneumatici rimossi inutilmente. Il futuro è nelle ruote connesse anche per questo”.
E’ la dichiarazione di Jean-Dominique Senard, amministratore delegato di Michelin.
L’evoluzione del settore a breve-medio termine? Gomme e ruote “intelligenti”, che dialogano con l’elettronica di bordo e il conducente della automobile.
Queste sono le previsioni emerse il 30 maggio e 1 giugno al Movin’on di Montreal (canada): un appuntamento annuale sulla mobilità ecologica ed ecosostenibile (green). I temi di cui si è parlato sono molti, tra questi uno dei più importanti è la sostenibilità delle gomme. Non solo visto in relazione alla durata del prodotto ed impiego di materiali ecologici. Ma soprattutto pensando a uno pneumatico connesso, in maniera da verificarne in tempo reale lo stato e, perché no, ottimizzarne l’usura.
Già lo scorso anno proprio a Montreal Michelin presentò Vision: una ruota senza aria e “connessa”.
Michelin ha anche ribadito che il proprio obbiettivo è di produrre pneumatici riciclabili al 100% entro il 2048. E la ruota connessa è il primo passo verso questo obbiettivo: avere dati sempre aggiornati in tempo reale permetterà sviluppi molto più veloci ed efficaci.
Lo pneumatico connessi non sono una prerogativa di Michelin. Tutti i competitors hanno lanciato concept simili. Pertanto tutti convergono sull’idea che la gomma del futuro sarà connessa insieme al resto della automobile.
Michelin ha già svelato da tempo “Vision”, le sue “gomme intelligenti”. Così come Bridgestone con “Tirematics” e Pirelli con “Connesso”. Quest’ultimo è un sistema che monitora le condizioni delle gomme attraverso una app.
“Internet of things” (internet degli oggetti): se ne parla ormai da anni, mettere online gli oggetti di uso comune. Gli elettrodomestici lo sono da anni, perché non farlo con le gomme?
Lo pneumatico di cui abbiamo parlato monta al proprio interno uno o più sensori collegati all’elettronica della vettura.
Questo chiaramente per trarne tutte le informazioni utili. Questo favorirà un uso più consapevole dello pneumatico facendo capire al conducente come farli durare di più. E nello stesso tempo aiuterà le case produttrici a produrre prodotti più efficaci che rispecchino maggiormente le abitudini di guida dei conducenti e della automobile.
Tutto questo eviterà il surplus di milioni di gomme e limiterà sensibilmente l’impatto ambientale.
Come già più volte detto quello dell’impatto ambientale è un problema tangibile. Il World Business Council for Sustainable Development, organismo che si occupa di sviluppo sostenibile, sostiene che ogni anno vengono generati un miliardo di pneumatici a fine vita (PFU). Ed al momento sono riciclati solo al 50%.