fbpx

Restomod: vecchie novità!

 Restomod: vecchie novità!

Cos’è una Restomod e cosa cambia da un restauro?

Una restomod è un’auto customizzata che monta un mix di parti moderne e classiche. Quindi una macchina classica o vintage che viene restaurata e nel contempo modificata usando componenti e tecnologia moderna che non erano una disponibili “nella sua epoca”. Così, usando pezzi moderni ma mantenendo, o ricreando, i look classici, nascono le restomod.

Un restauro invece è ovviamente il processo di “riparare” una macchina per riportarla allo stato da cui ha lasciato la fabbrica. Tutto questo mantenendo il più possibile pezzi OEM (Original Equipment Manufacturer), cioè pezzi che il produttore della macchina ha prodotto.

amazon fit blogomme

Perchè “migliorare” vecchie macchine?

Restaurando una macchina qualunque otterrai un miglioramento delle prestazioni motoristiche e telaistiche (ed ovviamente dell’estetica) fino a raggiungere, in caso di un restauro completo non conservativo, caratteristiche pressochè identiche all’auto nuova…progettata decenni prima. Questo non è ovviamente un male. Infatti quando restauri un’auto, magari di prestigio, riesci a riportare in vita le emozioni di un tempo.

Ma, parliamoci chiaro, una macchina con 40 o 50 anni sulle spalle, seppur riportata alla perfezione, ha dei limiti ai giorni nostri. Le sospensioni nei decenni hanno fatto passi da gigante, i freni ancor di più. Una macchina d’epoca, o anche solo vintage, non è più adatta alla quotidianità. Accessori oggi basilari all’epoca non erano utilizzati o lo erano molto poco. Pensiamo al condizionatore, ad impianti hi-fi e gps ed altro. Da queste considerazioni nasce il restomod. Che infatti è la fusione dei termini RESTOration e MODification (Restauro e Modifica)

Quando si parla di restomod si parla di miglioramenti ai freni, alle sospensioni, a cerchi e gomme: cose che fanno anche diventare la macchina più sicura da guidare. Tutte queste modifiche rendono una classica utilizzabile quotidianamente, se non fosse per i costi!

Singer, chi ha portato le restomod alla ribalta

restomod Porsche 911 Singer

Partiamo dagli Stati Uniti, dalla California per la precisione. Pur lavorando solo su Porsche (964 per la precisione) Singer è un’azienda americana che ha portato questo “stile” alla ribalta nel mondo.

La prima restomod è la Singer Porsche 911 DLS che è la versione più dinamica e leggera della Singer, probabilmente il più famoso atelier di restomod al mondo. E’ basata su una Porsche 964 e l’obbiettivo del progetto era di migliora in termini di prestazioni, ma anche esteticamente, riproponendo le mitiche linee della Carrera RSR del 1973. Questa Porsche infatti ha portato il futuro e il passato insieme che è il punto delle restomod. Non ci dilunghiamo molto perchè ne abbiamo già parlato in un articolo ad hoc QUI

Restomod Maggiore Ferrari 308m

Altro esempio di restomod – ed ora veniamo in Italia – è la Ferrari 308 completamente Modificata e sottilmente chiamata 308M da Maggiore. Dal valore di circa 500.000€ (esclusa la 308 “donatrice”) questa Ferrari è stata sviluppata con un approccio un po’ diverso da quello di Singer. Maggiore ha voluto preservare pressochè in toto le linee originali.

Ma ogni pannello della carrozzeria è stato sostituito con fibra di carbonio. Le uniche parti intatte durante la ricostruzione sono le porte, il telaio e il vano motore. Meccanicamente, grazie agli interventi di Italtecnica, la cilindrata è aumentata da 2,9 litri a 3,2 e la potenza arriva a 300cv.

La trasmissione manuale a 5 marce è dotata di un volano leggero e una frizione da corsa. Il corpo vettura è più largo di 5 centimetri nella parte anteriore e 10 nella parte posteriore. E si è passati dagli originali cerchi da 14” o 15” (a seconda dell’anno) a cerchi e pneumatici da 17 pollici: più grandi, ma non certo immensi. Ed anche in questo caso, il design delle ruote originali è stato “omaggiato”.Davanti i fari a scomparsa della 308 vengono sostituiti con fari a LED orizzontali eleganti e sottili nascosti nella carrozzeria. Il restomod 308M utilizza grandi pinze freno Brembo a quattro pistoncini e dischi ventilati, ammortizzatori Koni e un sistema di scarico completamente nuovo.

Anche gli interni sono totalmente rifatti con elettronica aggiornata e materiali preziosi tra cui citiamo, perché ci ha incuriosito molto, il pomello del cambio in marmo!

Ovviamente Maggiore personalizza ogni suo restomod in base ai desideri specifici del cliente in modo che non ce ne siano due identiche: per questo il “circa” davanti al prezzo

Sfoglia la Galleria

Eagle E-type

Andiamo nel Regno Unito. Eagle ha un approccio ancora diverso al restomod, anche perché non si occupa solo di restomod. Bensì di Jaguar E-type.
Nel caso tu voglia un restauro conservativo sei nel posto giusto. Ma anche nel caso tu voglia un restauro completo che renda l’auto come nuova! Ma, parlando di restomod, parliamo delle E-type Speedster, Spyder GT o, nello specifico, della Low Drag Coupé.
Iniziamo col dire che ci vogliono oltre 800.000 € e 18 mesi (6000 ore di lavoro).
La low drag coupe non è una invenzione di Eagle: era il modello di e-type destinato alle corse. Per questo l’approccio al restomod di Eagle è ancor diverso: ricrea un’auto già prodotta dalla casa costruttrice partendo dalla stessa base. A differenza di singer che parte da modelli successivi richiamandosi alle “antenate” in fatto di aspetto.

Il telaio viene modificato per allungare leggermente il passo e le sospensioni sono totalmente ricostruite, pur mantenendo lo schema originale. Anche il motore è il classico 6 in linea Jaguar bialbero portato a 4,7 l di cilindrata e ad iniezione, oltre che con aspirazione a 6 farfalle. Ma nonostante tutto eroga “solo” 345 cv, perché la scelta è stata di puntare sulla fruibilità. Ma il peso supera di poco la tonnellata, quindi il rapporto peso potenza è eccellente. Il nuovo cambio è a 5 marce con differenziale autobloccante. Gli interni restano sostanzialmente quelli originali, con l’aggiunta del condizionatore.

Sfoglia la Galleria

Prosegui con la nostra rubrica relativa alle Restomod, con la Amos Delta Futurista, la Kimera EVO37 e la Totem Alfa Giulia GT

Articoli Correlati